Concha è una ragazzina timida con una grande vita interiore. Abituata a vivere in mezzo alla natura, ad apprezzare le cose semplici, il rumore del vento, i profumi dei prati e dei boschi, i movimenti degli uccelli. Quando incontra Jaume, un giovane pieno di ideali, le si apre un nuovo mondo, fatto di ideali, di passione umana, di impegno politico. Concha e Jaume si sposano subito, hanno tre figli.
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Jaume, animato da una grande passione civile, parla sempre più spesso di "cose che non vanno", "antichi regimi da abbattere", una "rivoluzione assolutamente necessaria". In tutta la Spagna sta esplodendo un fortissimo conflitto fra i sostenitori di Franco e gli antifascisti. Una mattina i due giovani, assieme ai figli, vengono prelevati da casa dalla milizia franchista e internati in un campo di prigionia. Concha e i ragazzini vengono rilasciati dopo un breve periodo, Jaume no. A distanza di qualche mese, verrà a sapere che suo marito è stato ucciso, che non ha mai più rivisto la libertà. Concha vorrebbe cambiare vita, decide di trasferirsi a Barcellona, per seguire il figlio che cerca di farsi strada nella metropoli. Ma a Barcellona, Concha si sente un pesce fuor d'acqua. Anzi, si sente come una pietra che rotola, in mezzo ad altre pietre che nulla sanno l'una dell'altra. (Maria Barbal)